“Non ero la sua prima scelta, ma quando decise mi appoggiò e supportò. Durante l’elezione di Mattarella eravamo fianco a fianco a contare ogni voto”. Così Matteo Renzi, leader di Italia Viva in una intervista al Quotidiano Nazionale.”Un ricordo carico di emozioni incancellabili. Ma anche di dubbi, tanti dubbi. Oggi tutti raccontano lo “stai sereno”, ma in realtà il passaggio fu tutt’altro che scontato. Io ero convinto che mi convenisse personalmente rimanere a Firenze a fare il secondo mandato da sindaco. Letta si era asserragliato a Chigi e si limitava a mettere il broncio a chiunque gli paventasse ipotesi alternative alla sua permanenza a Palazzo. La minoranza Pd premeva per un cambio della guardia. L’economia stagnava, le riforme erano ferme, il Paese immobile. Napolitano si convinse gradualmente a darmi l’incarico, anche per il deciso sostegno di quelli che mi avevano contrastato alle primarie ma che volevano con forza che io diventassi premier, ma la verità è che non ero la sua scelta in prima battuta. Tuttavia dal giorno dell’incarico il suo sostegno è stato decisivo”, aggiunge.