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23 Novembre 2024

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Labocetta: “Il ‘golpe bianco’ di Fini e Napolitano? E’esistito”

“No, la storia del ‘golpe bianco’ nel 2011 non è un’invenzione, una fake, e non nasce dalla sindrome del complotto, cone ripetono da giorni i grandi giornali. Lo dico da testimone, e l’ho anche scritto, senza essere smentito. Oggi Gianfranco Fini (leggi) continua a fare il pesce in barile. A fare l’anima bella”. Lo ha dichiarato l’on. Amedeo Laboccetta, presidente dell’associazione “Polo Sud” in relazione alle parole espresse dall’ex leader di An.

“Utilizza – dice – la morte di Napolitano pur di conquistare uno spazio sul Corsera, spacciando una versione dei fatti sulla caduta del governo Berlusconi nel 2011 che compiace all’establishment, redime Napolitano e soprattutto salva se stesso. Ma continua a mentire. Così come ha fatto per la vicenda della casa di Montecarlo. Una valanga di menzogne, ormai accertate. E mente spudoratamente sulla guerra che fece a Berlusconi, scatenata in perfetta sintonia e sotto la regia del Presidente Napolitano. L’ho scritto nel 2015 in un libro (‘Almirante, Berlusconi, Fini, Tremonti, Napolitano – La vita è un incontro’ – Controcorrente Edizioni) e confermo parola per parola. ‘Amedeo, – mi disse Fini con cui ero all’epoca in stretti rapporti – ma tu credi davvero che io porterei avanti un’operazione del genere se non avessi un accordo forte con Giorgio Napolitano?’… E poi aggiunse: ‘Ma lo vuoi capire o no che il Presidente e’ della partita?’… E potrei continuare a lungo. Il mio libro sta lì, e grazie a Dio tanti testimoni sono vivi e vegeti”.
“Convocava – prosegue – nei suoi uffici alla Camera decine di Deputati, per convincerli a condividere il suo folle progetto, promettendo di tutto e di più…
Prometteva, blandiva. Garantiva ad alcuni che con la caduta di Berlusconi lui sarebbe stato incaricato di formare un nuovo governo. Infondeva a tutti la convinzione di avere le spalle coperte, magari anche a livello internazionale, e di avere l’alto patrocinio…
Furono giorni drammatici. E Giorgia Meloni lo sa bene. Così come La Russa, Gasparri, Landolfi e tanti altri protagonisti di quella tormentata legislatura”.
“Berlusconi nel 2014 mi invitò a raccontare tutta la verità su quel che all’epoca vivemmo all’interno della Destra Italiana. All’interno di un mondo che poi andò in frantumi. Ed io l’ho fatto. La verità di un testimone sta in quel libro. Ma potrei scriverne un altro. E forse lo farò” conclude.

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