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27 Dicembre 2024

Chi siamo

Amato? Io premier, comico. Menomale…

“L’ho letto e non so se e’ piu’ penoso o piu’ comico”. Giuliano Amato risponde cosi’, intervistato da Repubblica, risponde sui rumors che lo vorrebbero tra i candidati alla guida di un ipotetico governo tecnico. “Capisco che l’Italia e’ sempre piu’ un Paese di anziani – annota l’ex presidente del Consiglio – ma la sola idea di affidare il governo a un uomo di 85 anni dimostra una sfiducia nelle generazioni piu’ giovani che l’Italia non merita”.

Nella intervista, prendendo spunto dal dibattito intorno alla scomparsa di Giorgio Napolitano, e alla celebrazione dei funerali di Stato, con alcuni osservatori che hanno rilevato una ‘distanza’ da parte del governo alla Camera, Amato spiega che “questa delle due Italie e’ un’immagine ricorrente nelle cronache dei funerali. Posso solo prenderne atto, non avendo potuto scorgere i volti di chi ascoltava. E comunque bisogna apprezzare che quasi tutto il governo abbia presenziato”. “Certo e’ – riprende – che queste due Italie devono dialogare tra loro. Uno degli insegnamenti di Giorgio e’ stata la sua profonda fiducia nel carattere processuale della democrazia per cui non esiste una verita’ o non esiste una decisione che qualcuno possa imporre ad altri. Esiste la parzialita’ di tutti. Ed era il Parlamento la sede del confronto e della sintesi. Bisogna recuperare questa centralita’, se vogliamo difendere la sostanza della democrazia in Italia. Altrimenti – avverte Amato – il rischio e’ di smarrire la strada”. 

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