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8 Settembre 2024

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Bombardieri: “Morti sul lavoro? Se fosse Mafia lo Stato interverrebbe”

“Se la mafia uccidesse tre persone al giorno, come reagirebbe lo Stato? Quando muore una persona sul lavoro invece, passata l’emozione, subentra l’assuefazione. E’ successo anche dopo Brandizzo”. Così il leader Uil Pierpaolo Bombardieri, dopo l’incontro con Mattarella al Quirinale, a Repubblica.

“ Al Capo dello Stato abbiamo consegnato la piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil, il nostro patto per la salute e la sicurezza sul lavoro. Lo stesso che abbiamo recapitato al governo Meloni a inizio legislatura. Abbiamo avuto un incontro a gennaio con la ministra Calderone. E poi null’altro, se si esclude un tavolo sull’alternanza scuola-lavoro. E intanto si continua a morire”. L’assunzione di nuovi ispettori “non basta – dice Bombardieri – Servono più ispettori e ispezioni. Bisogna coinvolgere l’Inail e le strutture sanitarie territoriali”. “Le gare al massimo ribasso, il subappalto a cascata, l’eliminazione della norma sulla responsabilità del committente sono tutte scelte del governo Meloni che assieme alla spinta sui contratti precari, non aiutano anzi favoriscono i rischi”. La strada per avere ‘zero morti’ è “aumentare controlli e prevenzione. Fare formazione sin da scuola. Istituire una Procura speciale e il reato di omicidio per violazione delle norme sulla sicurezza. Intervenire sulla riforma Cartabia che fa correre la prescrizione. Introdurre una patente a punti e escludere dai bandi pubblici le aziende che violano le norme sulla sicurezza”.
“Per finanziare questo programma ci sono i due miliardi che Inail versa nelle casse dello Stato ogni anno”

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