Di Vanni Vignes
Uno squallido e vergognoso dejavu. Ecco in sintesi la prestazione della Salernitana a Monza, capace di far rivivere ai propri supporter l’incubo costante di queste prime giornate di campionato. Eppure i primi 60 minuti della sfida all’Inter avevano illuso, non neghiamolo, un po’ tutti. Il nuovo assetto tattico aveva convinto tutti, la Salernitana aveva tenuto bene il campo ed aveva a tratti dominato la gara, ma quest’oggi Sousa, COLPEVOLE ANCHE LUI, ha deciso di anteporre le proprie idee a ciò che invece il campo aveva inequivocabilmente suggerito, ed i risultati sono stati disastrosi. Il tecnico è però colpevole ma, probabilmente, peggio di lui ha fatto il direttore De Sanctis, perché è chiaro anche ai muri che l’organico è decisamente limitato anche sotto l’aspetto tecnico oltre a quello organico. Sousa ripropone il centrocampo a 2 e la Salernitana crolla. Inutile parlare di prestazione, di uomini, di tattiche quando la squadra appare chiaramente sbracata, senza spina dorsale, senza alcuna arma da opporre ai padroni di casa. Probabilmente la guerra interna che tutti negano ma che in realtà è chiara ed evidente, con tecnico e DS a guidare le due fronde, meriterebbe un repulisti generale. La Salernitana DEVE venire prima di tutti. De Sanctis e Sousa al momento sembrano i colpevoli. Uno per non avere assecondato le richieste del tecnico, l’altro per dare chiaramente l’impressione di avere intrapreso una guerra personale. Fare pulizia se necessario, per rispetto a Salerno ed al suo immenso popolo che anche oggi, ha reso onore alla nostra città. Loro, soltanto loro.