di Vanni Vignes
C’erano tutti i vertici dirigenziali della Salernitana, questo pomeriggio, per affiancare “Pippo” Inzaghi nella sua prima uscita ufficiale in veste di nuovo allenatore della Salernitana. Iervolino, Milan e De Sanctis, hanno quindi inteso dare un messaggio, un segnale di unità alla piazza affiancando quasi a volerlo proteggere l’ex bomber di Milan e Nazionale. Ed al linguaggio del corpo ha poi fatto seguito quello verbale, con il presidente Iervolino che a tratti è parso un fiume in piena che, col consueto garbo ma con chiarezza e decisione, ha ribattuto punto su punto alle polemiche spesso pretestuose e montate ad arte, che in queste settimane lo hanno visto protagonista. Dopo aver rivendicato la bontà del progetto, la buona fede, la consistenza degli investimenti, chiarendo che è umano sbagliare qualche scelta ogni tanto, il patron si è detto certo che la squadra centrerà l’obiettivo della salvezza. Nessuna guerra coi procuratori, decimo monte ingaggi della serie A, preliminare firmato per il centro sportivo, insomma Iervolino ha toccato diversi argomenti, i più caldi e chiacchierati dalla piazza, rivendicando impegno fisico ed economico e chiedendo, alla stampa, maggiore chiarezza ed onestà intellettuale. “Scrivere che Iervolino ha l’obiettivo del paracadute è folle, perchè per me sarebbe un bagno di sangue dal punto di vista economico” ha dichiarato, chiarendo con questo esempio il suo appello ad una maggiore unità da parte di tutte le componenti. Pubblico compreso.
Le dichiarazioni
“Abbiamo la migliore tifoseria d’Italia” ha affermato, aggiungendo poi che purtroppo esistono delle sacche di resistenza pronte ad aizzare, a fomentare, a distruggere morale ed ambiente. Gli si può dare torto? Un conto sono le critiche costruttive, sempre bene accette ed anzi quasi auspicate; Un altro invece è la menzogna, la falsità, la voglia di creare scompiglio. Poche le dichiarazioni di Inzaghi, tranne quelle solite e di facciata, che vanno però assolutamente comprese in quanto il tecnico non ha ancora diretto nemmeno il primo allenamento. Chi vi scrive ha però puntato l’attenzione su Martegani in finale di conferenza, chiedendo a De Sanctis se, dopo la polemica col vecchio allenatore sulla posizione dell’argentino, il nuovo tecnico abbia carta bianca e possa liberamente decidere dove, come e chi utilizzare: “La squadra è costruita sulla base del 3421 ma ha l’organico adatto per giocare con diversi assetti tattici” ha risposto “e su come utilizzare Martegani, Inzaghi deciderà liberamente cosi come per tutti gli altri”.