“Sulla sanità le Regioni devono imparare a spendere meglio”. Lo dice il ministro della Salute, Orazio Schillaci che, al Secolo XIX risponde a una domanda sugli interventi sono necessari per combattere le liste d’attesa.
“Sono – spiega – un’emergenza in Italia da almeno 20 anni. Anche in questo caso abbiamo dato risposte: ci sono 520 milioni destinati alle Regioni per abbattere le liste d’attesa. Aumentiamo la tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive degli operatori sanitari sempre per l’abbattimento delle liste d’attesa. E mi aspetto che le Regioni usino al meglio questi fondi, non come accaduto con le risorse stanziate per il 2022 di cui un 30% è stato usato per altre esigenze e non per combattere le liste d’attesa”.
“Ma accanto alle risorse, che servono – continua il ministro – occorre rivedere modelli organizzativi che non funzionano, governare in modo più efficace la domanda e l’offerta”. Come devono muoversi? “Le Regioni hanno il dovere di assicurare ai cittadini che nelle agende di prenotazione siano presenti tutte le prestazioni disponibili, sia del pubblico che del privato convenzionato; così come si deve ridurre il tasso di inappropriatezza, con la collaborazione dei medici, ed evitare esami che non sono necessari e allungano i tempi di attesa. Sono diversi i fattori da mettere a sistema ma per la prima volta li stiamo aggredendo”, assicura Schillaci, che oggi parteciperà a Genova all’assemblea dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci). Poi sulle risorse del Pnrr, da utilizzare per le case di comunità, per la loro gestione e per il rinnovo delle apparecchiature, sostiene che “ad oggi siamo perfettamente in regola con la tabella di marcia e tutti i target europei previsti sono stati conseguiti. Abbiamo proposto una rimodulazione sul numero delle case di comunità a causa degli aumenti dei costi di realizzazione ma saranno tutte realizzate, anche con altri fondi. Quel che manca nel Pnrr sono le risorse per il personale necessario a garantire il pieno funzionamento delle case di comunità. Su questo nella Manovra finanziaria 2024, abbiamo previsto specifici finanziamenti per il potenziamento dell’assistenza territoriale, anche con riguardo alle assunzioni”