“Gli europei non si illudano, la guerra purtroppo sarà lunga. Israele sta facendo quello che ha detto da giorni di voler fare. Andranno avanti”. Così alla Stampa il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Certo – aggiunge – Israele non è Hamas. La reazione, per quanto dura, è la reazione di uno Stato democratico e di diritto che vuole colpire i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese”. “A chi in questi giorni mi dice che Israele diventa come Hamas – aggiunge – rispondo: se Hamas avesse avuto in questi anni il potenziale bellico di Israele, Israele non esisterebbe più e non ci sarebbe più un ebreo in Palestina”. “Finora non abbiamo ancora visto bene cosa è accaduto” a Gaza “perché è stato paralizzato l’accesso a Internet. Israele ha bloccato tutto con un attacco cyber fortissimo, ma credo che nelle prossime ore dobbiamo attenderci un’intensa attività social da parte di Hamas. Sappiamo tutti che le guerre si combattono anche con i social”. “Chiunque conosca Israele, avendo visto i massacri di civili inermi, sapeva che la reazione sarebbe stata durissima. Israele ha la necessità di mostrare la sua forza perché la sua stessa sopravvivenza è legata alla capacità di deterrenza. Hanno messo in conto il fatto che pagheranno un prezzo altissimo, umano e mediatico”. Rispetto al posizionamento degli attori internazionali, Crosetto afferma: “Putin mi ha sorpreso, ma fino a un certo punto”. Quella di Erdogan è “una posizione molto più difficile da capire. Ho intenzione di visitare Ankara a brevissimo per capire di persona la loro posizione”.