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18 Novembre 2024

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Pera: “Il premierato? Esiste già”

“A chi mi obiettasse che è meglio lasciare le cose costituzionali più o meno come stanno e modificare la legge elettorale (un vestitino su misura), cambiare i regolamenti parlamentari (ormai arcaici), riformare (quello sì!) il procedimento legislativo, che ancora adesso è a suon di decreti e voti di fiducia, superare il bicameralismo perfetto (che già adesso non c’è più), votare la fiducia solo al vincitore delle elezioni prima che lui solo scelga i suoi ministri, non troverei molto da obiettare”. Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia ed ex presidente del Senato, Marcello Pera, in un’intervista a ‘Il Sole 24 ore’.

“Anzi. Dal giorno in cui votammo simboli con su scritto il nome del presidente del Consiglio, il premierato -spiega – lo abbiamo già: si tratta solo di dargli i poteri per funzionare. Poteri che non avrà se ci si concentra solo sulla elezione diretta”.

“Si vuole lasciare ‘intatte’ le prerogative del Presidente della Repubblica, come si dice in modo palesemente insincero. Perché è evidente -aggiunge ancora l’eponente di Fdi- che se si rafforza, fino al massimo dell’elezione diretta, la figura del Primo ministro necessariamente si indebolisce quella del Presidente della Repubblica: certe cose che il secondo prima faceva, dopo non potrebbe farle più. Il rischio è che, essendo entrambi forti, si instauri una diarchia istituzionale e politica o un bi-presidenzialismo, fonte di tensioni e attriti”.

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