I Popolari e Moderati, per il mio tramite, spiega l’avvocato Fabio Manmone, desiderano aprire una riflessione sull’evento, ormai annuale, “Luci d’artista”.
“Desta tra i tanti albergatori e operatori turistici non poche perplessità la tenuta di questa manifestazione negli anni. È indubbio – spiega Mammone – che l’edizione scorsa abbia avuto inizio tra luci ed ombre e sia stata preceduta e accompagnata da qualche affanno, inevitabilmente avvertito anche dai tanti visitatori che hanno scelto di trascorrere qualche giorno di vacanza nella nostra città”
“Secondo noi “luci d’artista” perché possa avere una futuribilita’ deve necessariamente dotarsi di una nuova progettualità, indirizzata alla cultura, alla tradizione e alle radici storiche salernitane.
Salerno, città ricca di storia, deve divenire il fulcro della manifestazione, cui le “luci d’artista” dovranno fare unicamente da tramite per farne conoscere la cultura, le tante bellezze ambientali, artistiche e storiche”.
“Riteniamo, dunque, che occorra – prosegue – portare le luci nei vicoli della “street art”, ove si reciti, per es., la poesia di Alfonso Gatto, avvalendosi dell’ausilio di giovani attori.
È necessario immaginare percorsi luminosi guidati che conducano i turisti fino alla sede della gloriosa “Scuola medica” e ai giardini della Minerva, ripercorrendo la storia della medicina salernitana, la vita e la figura dei suoi protagonisti. Si potrebbe creare, per esempio, un percorso che narri della Salerno esoterica e della leggenda del ponte dei diavoli, conducendo i turisti lungo i percorsi a tema fino all’antico acquedotto romano”.
“Inoltre è auspicabile – continua nel ragionamento il noto professionista salernitano- una sinergia tra Curia e Comune per visite guidate nel Duomo e nelle più antiche chiese salernitane, ricche di storia e di arte. Una kermesse completa di eventi culturali, arricchita dalla partecipazione di scuole di danza, di compagnie teatrali, di cantanti lirici e di musicisti salernitani potrebbe rendere questa manifestazione ancora più attrattiva e meno scontata: ed, invero, le esibizioni degli artisti dovrebbero essere improvvise ed inaspettate e svolgersi tra la gente, al fine di suscitare stupore nei turisti, conquistandone l’attenzione e le emozioni”.
“Salerno, quindi, nel periodo di “luci d’artista”, potrebbe divenire centro di arte e cultura, così da non restare spettatrice inerte dinanzi alle luminarie. A tutto questo potrebbe aggiungersi, attraverso la creazione di aree dedicate, un progetto finalizzato alla conoscenza delle tante aziende alimentari presenti sul territorio, per
pubblicizzare le tradizioni alimentari salernitane. Addirittura ipotizzare di posticipare la fiera di San Matteo, organizzandola in coincidenza con le “luci”, al fine di ridare lustro ad un evento che, purtroppo, ha perso l’importanza di un tempo. In tal modo si unirebbe ad un progetto artistico anche una manifestazione commerciale, che potrebbe godere dei benefici derivanti dalla presenza di turisti ed operatori stranieri, con cui instaurare finanche rapporti commerciali”.
Tante sono le idee. “Addirittura, si potrebbe consentire ai produttori di dolciumi e vini provenienti da tutti i comuni salernitani di realizzare a propria cura e spese stand in aree dedicate, senza chiedere il pagamento di alcunché anche al fine di valorizzare e far conoscere le tradizioni della provincia di Salerno. Dunque, sarebbe bello immaginare una Salerno ove si sappia creare un’atmosfera davvero natalizia e nel contempo arricchita da eventi culturali e da stands ove presentare souvenir tipici, quali per esempio ceramiche della costiera
Insomma con un po’ di fantasia si potrebbe organizzare una manifestazione nella prospettiva di aiutare ogni settore dell’economia locale, coinvolgendo sin da ora tutte le rappresentanze culturali e il tessuto economico cittadino.
Queste le proposte che ci permettiamo, come Popolari e Moderati, avanzare perché questa manifestazione non sia un costo, ma un’opportunità per la città” conclude Fabio Mammone, Coordinatore cittadino dei Popolari e Moderati.