Qualcosa si può cambiare. La ministra per le Riforme, Maria Elisabetta Casellati, in alla “Stampa” dice che sul premierato “il governo e’ pronto a mediare”.
C’e’ chi teme che l’equilibrio tra premier e Parlamento sara’ compromesso, una obiezione: “Assolutamente no”. Ma il futuro dell’Italia, con un “ritocco costituzionale”, sara’ pieno “di credibilita’, sul fronte economico e politico, che non possiamo avere senza governi stabili”. E dira’ finalmente addio a “inciuci, intrighi di Palazzo, legislature piene di coalizioni diverse e improbabili”. Casellati non vuole “strozzare il dibattito parlamentare, ma non diventi un dialogo tra sordi. Il premierato all’italiana e’ gia’ un adattamento alla sensibilita’ di tutte le forze politiche. Il premierato puro invece e’ stato contestato perche’ avrebbe posto in un ruolo di subalternita’ eccessivo il Parlamento”. Quanto al cancellierato alla tedesca, proposto dal Partito democratico: “Un’idea contraddittoria: parlano di non togliere i poteri al capo dello Stato proponendo un’istituzione impostata diversamente dalla nostra e che di poteri, al Presidente, ne concede ancora meno”. Le alternative, per la ministra, sono gia’ state scandagliate. E ora la missione del premierato all’italiana inizia, anche se in salita. Il primo si’ a Palazzo Madama arrivera’ “entro tre mesi, spero”.
Perche’ sara’ cosi’ solo se “le posizioni e gli emendamenti lo concederanno. Dipende dai lavori parlamentari, e da quanto ci metteremo a trovare il punto di caduta condiviso”. Le opposizioni, fin qui, “non dicano sempre e soltanto ‘no’. Io sono sempre in ascolto, pronta a fare la mediatrice verso le sensibilita’ di tutti. Lavoriamo insieme”.