di Luigi Mazzella
Secondo una vulgata dei mass media italiani, la tesi di Oswald Spengler circa il “tramonto dell’Occidente” (che Putin, Zelensky, Hamas e Netanyahu starebbero rendendo ineludibile e “chiaro” al colto e all’inclita con motus in fine velocior) avrebbe un suo addentellato addirittura nella Bibbia, il libro che, secondo i credenti sarebbe stato ispirato a chi materialmente l’ha scritto da Dio stesso.
La tesi su ricordata vorrebbe che in tre profezie il testo (che è considerato “sacro” dai fedeli) avrebbe previsto il ruolo determinante degli ebrei nella creazione, nella diffusione a macchia d’olio e poi nella distruzione del monoteismo mediorientale.
Esso, importato dall’ Occidente, con l’ immigrazione ebraica e cristiana, sarebbe divenuto il fulcro della egemonia di questa parte del globo sul resto del Pianeta
Se così fosse, noi occidentali dovremmo vedere in Israele e in chi lo rappresenta (Netanyahu) un novello Ugolino della Gherardesca e dirgli come i teneri figli di quel disgraziato conte: “Tu le vestisti queste tenere carni e tu le spogli”.
L’ipotesi della citazione dantesca, però, potrebbe anche essere frutto di un abbaglio: quello di attribuire una lucidità di visione razionale e una conoscenza approfondita della Bibbia a una popolazione occidentale che ha raggiunto un livello enorme di stupidità e d’ignoranza, proprio grazie all’attuale crescita dell’umanità voluta per incrementare il numero dei fedeli monoteisti e all’aumento dell’uso della droga, ai cui introiti sarebbero interessati i servizi d’intelligence (secondo quanto ci ha raccontato un film statunitense).
Per l’Italia, una delle Nazioni più asservite alla lobby ebraica che governa, attraverso finanziamenti alla CIA, all’FBI e al Pentagono, gli Stati Uniti d’America, la situazione è a dir poco drammatica.
Se, infatti, qualche segno di ripresa del vecchio filoarabismo sta prendendo quota tra le masse (non tra i dirigenti politici) della cosiddetta sinistra, a destra Meloni e Crosetto imbracciando la prima l’ascia di guerra di Giovanna d’Arco e il secondo un mitra Beretta, si dimostrano sempre più proni e pronti all’obbedienza cieca, indiscussa e assoluta.
Non è un caso, quindi, che Nando Pagnoncelli con i suoi sondaggi d’opinione ha dato loro qualche notizia, che li dovrebbe seriamente impensierire.
Vediamo quale e perché.
“La pulzella della Garbatella”, secondo tali dati, dovrebbe cominciare a recitare il suo mea culpa, perché
sarebbe stata troppo fiduciosa che le giovasse:
a) fare come la Jeanne d’Arc (che intende emulare) e impugnare, contraddicendo sé stessa, l’ascia di guerra per andare in soccorso di Zelensky, senza approfondire ciò che era avvenuto nel Donbass dopo la stipula dei due trattati, per la protezione della popolazione filorussa o russofona, detti “di Minsk 1 e 2” ad opera dei battaglioni neo nazisti Azov;
b) seguire l’intuito, non sempre eccelso, del suo Ministro della Difesa, Guido Crosetto, secondo cui dietro l’inimmaginabile, improvvisa, barbarica, feroce e selvaggia esplosione di rabbia in Israele che ha provocato lo scontro tra i vertici di Hamas e Netanyahu vi sarebbe una regia (messa a punto a tavolino? da chi e dove?) di chiaro orientamento antisemita;
c) essersi dimenticata che il Regno d’Italia e d’Albania non sono più tutt’uno (come ai tempi per lei magici del Duce) e avere pensato di utilizzare un po’ di quattrini del già gramo bilancio italiano per risollevare i conti albanesi con un’operazione già fallita per gli Inglesi che avevano pensato di utilizzare gratis, per il medesimo scopo, il Ruanda;
d) di avere pensato che la cittadinanza italiana concessa a una bimba inglese con una solenne riunione del Consiglio dei Ministri potesse intimorire gli Inglesi e la loro Alta Corte di Giustizia in un momento in cui l’opinione pubblica mondiale era fortemente distratta e frastornata dalla morte atroce (con armi da fuoco e decapitazioni) di migliaia e migliaia di bambini innocenti a Gaza, in Israele, in Ucraina e così via;
e) avere tentato di distrarre gli Italiani dai tagli pesanti al loro reddito, dalla riduzione delle pensioni (un tempo considerate intangibili), dagli aumenti della tassazione e da altri pesi imposti con una proposta di “premierato”, ignorando il precedente della riforma costituzionale di Matteo Renzi e non considerando che la maggioranza degli Italiani tra votanti di altri partiti e astensionisti le è contraria anche perché tra le norme proposte non ve n’è alcuna diretta a restituire agli elettori il dono “democratico” di essere governati da una maggioranza vera di cittadini e non da una minoranza meno minoranza delle altre…
Conclusione: Se il consenso a Fratelli d’Italia scende e la sua stessa leader cala nell’indice di gradimento degli Italiani (che avevano erroneamente sperato che il sesso italico-maschilista fosse una componente della stupidità dei nostri governanti) Giorgia Meloni dovrebbe capire che non le basterà sostituire le virili strette di mano dei Premier maschi con i ripetuti abbracci scambiati con Joe Biden, peraltro meno convinto di Crosetto sulla regia antisemita della barbarie che sta avvenendo in Israele, con Benjamin Netanyahu, che, dopo le maifestazioni atroci dei suoi furori vendicativi, non sembra godere di popolarità neppure tra gli ebrei e con Ursula von der Layen, piuttosto spigolosa con l’Italia sul patto di stabilità e sulla mancata ratifica del Mes.