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17 Novembre 2024

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Landini alla Meloni: “Ritiri la precettazione”

 “La precettazione, se non rispettata, espone non solo i sindacati ma anche i lavoratori dei trasporti a sanzioni economiche e penali. E non possiamo permettercelo. Il grave atto di Salvini è un attacco al diritto di sciopero che non ha precedenti nell’Italia democratica”. Lo dice, a La Repubblica, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini che, parlando del premier Meloni, afferma: “Se la premier pensa davvero di non mettere in discussione il diritto allo sciopero, allora faccia ritirare l’atto di precettazione. Altrimenti quello che si configura è un attacco alla Costituzione – ribadisce -, già in opera con il progetto dell’autonomia differenziata e del premierato che ridimensiona il ruolo del Parlamento e del presidente della Repubblica. Nei fatti, un anno di governo ha aumentano le divisioni nel Paese e le diseguaglianze sociali”. “Il governo vive su Marte”, prosegue Landini. “Vedo il tentativo reiterato di questo governo di delegittimare i sindacati, rifiutando il confronto”, sottolinea il segretario. “Noi scioperiamo anche per le promesse fatte da Salvini e mai realizzate: dalle pensioni all’aumento dei salari – ribadisce -. Anziché vivere su Marte, vada a fare la spesa e a sentire la sfiducia e la delusione di chi l’ha votato”. Gli viene chiesto se sarà impugnata la precettazione al Tar del Lazio: “Lo stiamo valutando insieme alla Uil – risponde Landini -. Anche perché le motivazioni usate da Salvini non hanno nulla a che fare con la legge 146 del 1990”.

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