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23 Novembre 2024

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Il ‘Club Notturno’ di Alessandro Deledda

di Massimo Ricciuti

E’ finalmente in tutti gli stores, in digitale e fisico, il nuovo particolarissimo e intrigante lavoro di Alessandro Deledda. Pubblicato dall’etichetta norvegese “Losen Records”, l’album (un elegante concept in epoca di “singoli”) si intitola “Club Notturno”. 

SI tratta del suo quinto album da quando nel 2011 esordì con “Conception & Contamination” imponendosi immediatamente con successo nella scena musicale internazionale.

Club Notturno è un concept album, un soundtrack di un ipotetico film anni ‘settanta. Con musicisti di raro spessore, il pianista-tastierista italiano costruisce un sound che punta a mettere in moto l’immaginazione e ci rende ascoltatori e “spettatori” di un b-movie poliziesco con tanto di “stacchi”, ritmo e colpi di scena. Ma anche, come giusto che sia in una sceneggiatura scritta come si deve, con la giusta “suspence”. Facciamo conto che il film sia stato scritto da Steven Bochko e interpretato da Franco Nero o Maurizio Micheli. C’è un clima sì, molto italiano, ma anche di una certa America “black”. Uno “score” da blaxpoitation come un “Trouble Man” di Marvin Gaye o Curtis Mayfield…

C’è jazz, funky, un certo prog italiano, soul. 

Possiamo essere in una Roma violenta, tra l’Eur e il Circo Massimo, andando verso Ostia, ma anche nella Milano seventhies o nella Napoli che occhieggia a una malavita che è inseguita da vecchie Giulie verdi con sopra scritto “Polizia” e spari su motoscafi da contrabbando. E’ vero, c’è tutto lo spirito dell’epoca. L’obbiettivo è pienamente raggiunto.

Come afferma proprio Deledda “Per questo lavoro mi sono ispirato al cinema e ai b-movie anni 70 e in particolar modo ai film ‘poliziotteschi’, film di azione con una , modalità sonora molto funky e, mi si passi il termine, molto ‘zappiana’; stilisticamente, armonicamente, ritmicamente e anche melodicamente tipico del jazz elettronico di quegli anni”.

Se volessimo spoilare il plot diciamo che potremmo seguire una sceneggiatura che ha la log-line “Cosa fanno i musicisti di notte in certi posti?

Ecco.

Partiamo da questo e non sveliamo di più. 

Ritornando al disco (che bel termine!), ci piace sottolineare l’idea di “collettivo” che c’è dietro. Ogni musicista ha la possibilità di contribuire con la sua specificità al progetto rendendolo ricco, complesso e compatto. Ogni singolo musicista mette “in scena” se stesso in un lavoro di precisa sartoria. E’ carne, biologia, matematica. E’ spartito, improvvisazione sapiente, servizio reso.

I brani sono nove. Le location sono già nei titoli (Hotel Milano, Cinema Napoli, Il Brigante Genovese, 7 Ore a Palermo, Colazione a Capri…). I ragazzi della band sono Alessandro Deledda (che oltre a comporre suona il piano, rhodes e i synth), Francesco Bearzatti (sax e clarinetto), Riccardo Catria (trumpet e flugelhorn), Danilo Gallo (basso elettrico) e Marco D’Orlando (batteria).

E ora, che dire… “Si va in scena!!!”

Si abbassano le luci, ci si siede, si aprono le orecchie con attenzione… e ognuno veda il suo film a occhi chiusi…

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