Sono 18 milioni gli italiani in viaggio per il ponte dell’Immacolata, tra chi ne approfitterà per trascorrere una breve vacanza, chi per andare a trovare parenti e amici, ma anche per effettuare una semplice gita fuori porta in giornata. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ per la ricorrenza dell’8 dicembre che rappresenta il primo vero banco di prova per il turismo di Natale grazie anche alla collocazione favorevole della festività. Rispetto al ponte lungo dello scorso anno, quando l’Immacolata era caduta di giovedì, si registra peraltro un aumento del 6% delle partenze. Un trend favorito anche dal moltiplicarsi di iniziative e di mercatini in vista del Natale, a partire dal grande Villaggio della Coldiretti a Napoli in piazza Municipio, fino alla fiera degli Oh bej oh bej a Milano e ai mercatini del Trentino Alto Adige.
Tra chi passerà l’8 dicembre fuori casa, la stragrande maggioranza resterà in Italia, di cui quasi la metà nella propria regione di residenza mentre – spiega Coldiretti – solo un 11% uscirà dai confini nazionali. Tra le destinazioni più gettonate si piazzano in cima alla classifica le città, seguite da mare, montagna, campagna e parchi naturali.
La maggioranza degli italiani alloggerà in case private di proprietà o di parenti e amici, dove si recherà oltre un vacanziere su tre (34%) – rileva Coldiretti – collocandosi davanti agli alberghi come meta prescelta da chi dorme fuori casa.
Gettonatissimo anche l’agriturismo dove sono attese circa mezzo milione di presenze, con italiani e stranieri che hanno scelto di trascorrere il ponte in agriturismo all’insegna della buona tavola e del relax lontano dal caos e dagli affollamenti, secondo le previsioni di Terranostra Campagna Amica.
Una scelta dettata da una rinnovata spinta – sottolinea la Coldiretti – a un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane. Se la cucina a chilometri zero è la qualità più apprezzata le strutture hanno incrementato l’offerta con servizi innovativi per sportivi, nostalgici delle tradizioni, curiosi e ambientalisti, ma anche con attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.
Senza dimenticare le attività più strettamente legate al Natale come i corsi di cucina per la preparazione delle specialità delle feste o le lezioni di addobbo per l’allestimento dell’albero anche se la cucina resta l’attività più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni.
A disposizione ci sono – conclude la Coldiretti – circa 25.400 aziende agrituristiche presenti in Italia che sono in grado di offrire un potenziale di più di 294mila posti letto e 532 mila coperti per il ristoro e quasi 2000 attività di fattoria didattica per i più piccoli.
“Il ponte dell’Immacolata rappresenta la prova generale del turismo natalizio e le prime previsioni confermano che l’agriturismo è entrato definitivamente nel cuore e nelle abitudini degli italiani grazie al notevole processo di qualificazione del settore che è oggi in grado di offrire servizi diversificati tra loro” spiega Dominga Cotarella, presidente dell’associazione agrituristica Terranostra Campagna Amica.