“Per le Regionali seguiremo la prassi e confermeremo i candidati uscenti: non c’è bisogno di riequilibrare i rapporti di forza con FdI e non è una questione di lottizzazione, mentre si conferma la linea dello stop al terzo mandato per i governatori”. Lo dice a Il Messaggero il vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani. “Seguiremo la prassi, com’è giusto. E la prassi è ricandidare gli uscenti. A meno che un partito non decida di sostituirlo e, come abbiamo fatto in Molise candidando Roberti al posto di Toma, propone un nome alternativo. Ma per quanto ci riguarda non è così e confermiamo Cirio in Piemonte e Bardi in Basilicata”, dice Tajani: “Non è questione di lottizzare. FdI ha tanti ministri e bravi presidenti di Regione. Non credo sia il momento di riaprire polemiche o cominciarle. Se poi un partito decide di rinunciare per qualunque motivo ad una Regione è un altro discorso”. E sulla riforma del limite dei due mandati conclude: “Non è che possiamo fare le leggi per qualcuno, e poi è sano garantire un ricambio nella leadership delle regioni dopo 10 anni. Un conto sono i sindaci dei comuni piccoli, un conto i presidenti delle Regioni”.