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17 Novembre 2024

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Craxi a Padula: “No alla demagogia e si ad una idea socialista per le europee”

“L’Italia da troppo tempo ha un deficit di credibilità internazionale e quando sembra di aver recuperato il senno e la capacità di aggredire i propri problemi e di rigenerare la propria fiducia ripiomba nello stesso errore di ripiegare verso la figura di un presupposto salvatore della patria che altro non è che la figura politica del momento che urla più forte, che strepita più a lungo e che snocciola i problemi vellicando la pancia e le paure di un paese spaventato, raccoglie il consenso ma alla fine non ha alla base un progetto politico da offrire al paese che non sia quello di perpetuare il proprio potere, cambiando le regole se possibile come sta  cercando di fare oggi Giorgia meloni in evidente affanno politico, protagonista di uno straordinario fregolismo politico. Riesce a cambiare posizione persino nello stesso discorso figuriamoci se non lo ha potuto fare dalla campagna elettorale sino ad oggi”. Bobo Craxi, esponente del Partito Socialista Italiano, cosi chiudendo la manifestazione che celebrava la direzione del Partito Socialista a Padula del 1981.

Bobo Craxi, che è stato ricevuto dall’entusiasmo di tanti socialisti e che ha ricevuto un omaggio dalla Amministrazione di Padula ha proseguito poi dicendo: “Meloni galleggia anzi dondola su un cavallo che non va ne avanti né indietro perché i problemi finanziari, economici e di bilancio sono assorbiti dalle istituzioni europee verso le quali non sono in grado neanche di muovere un discorso di dubbio. É un governo in definitiva senza progetto” .

Sui prossimi appuntamenti idee chiare.

“Le prossime elezioni europee saranno un banco di prova per il nostro paese e dovranno essere un punto di partenza e di riscossa per l’intera opposizione democratica. I socialisti devono riportare sulla scheda elettorale il proprio simbolo del garofano rosso a fianco di alleati compatibili dell’opposizione democratica oppure senza aver paura del pericolo cercando di suscitare interesse fra cittadini ed entusiasmo fare i compagni presentarci con il nostro volto che è il più antico della democrazia italiana ovvero il volto del partito socialista Italiano”.

“Abbiamo cercato, scavando nella memoria di fare in modo che essa potesse esserci di aiuto e non solo di consolatorio conforto. Voltarci indietro per acquisire la forza necessaria che trascini una nuova stagione di impegno politico civile e sociale dei cittadini che ancora oggi si sentono legati ai valori ed ai principi del socialismo italiano.

Lo abbiamo fatto a Padula manifestando ancora una volta il nostro ringraziamento e la devozione verso quei socialisti che convennero in riunione.

Lo abbiamo fatto con il rispetto che si deve ad una Storia di cui ci sentiamo orgogliosi.

Entrando nella Certosa il Segretario del Partito disse che “la solennità religiosa di queste mura impone la meditazione”. Speriamo che anche noi nella nostra riflessione di esserne stati all’altezza” ha concluso.

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