di Luigi Mazzella
Lo psicodramma è un metodo psicoterapeuta di gruppo, le cui sedute si svolgono in tre tempi: il primo è il warming up, il secondo la drammatizzazione, il terzo, i commenti da parte del gruppo, composto sia da chi ha drammatizzato sia da chi è stato semplice spettatore.
Ho predisposto il warming up e la drammatizzazione. Eccoli:
Sono passati quasi ottant’anni da quando Vittorio Emanuele Orlando denunciò, in una seduta dell’Assemblea Costituente Italiana, la criminalità di una clausola del Trattato di pace, imposto all’Italia, dopo la resa incondizionata agli Alleati Anglo-americani, che condannava il nostro Paese a non avere alcuna crescita economica in aeterno;
sono passati ben otto decenni in cui democristiani (sedicenti ora centristi, ora di sinistra e ora di destra), liberali, repubblicani, azionisti, socialisti e poi comunisti e fascisti sono passati armi e bagagli tra i filostatunitensi del patto atlantico, della NATO;
è passato il medesimo numero di anni da quando i governi del “Bel Paese”, prima condotti dai grandi “personaggi” della storia italica post-bellica e, dopo “Tangentopoli” e “Mani pulite”, dai “personaggetti” (direbbe De Luca) disposti, per sbarcare il lunario, ad affrontare il rischio di “tornadi giudiziari”, senza che nulla sia stato fatto per denunciare al mondo una ignominiosa vergogna;
sono passati più di sessant’anni dall’intervento del democristiano Ezio Vanoni diretto a bloccare gli effetti di crescita prodotti dal boom economico (o miracolo) italiano (reso possibile da un sistema fiscale colabrodo i cui effetti erano del tutto simili a quelli di una flat tax ante litteram);
sono passati poco più di trent’anni dalla infausta, pilotata e strumentale nascita dell’Unione Europea e dalla sottoscrizione dei Trattati-capestro di Maastricht che hanno inciso profondamente sull’autonomia degli Stati membri, costringendoli ad accettare misure restrittive per la crescita economica e persino blocchi di bilancio, rendendo, in pratica, di portata europea la clausola del Trattato di pace duramente deprecato da Vittorio Emanuele Orlando;
sono passati, in pratica, anni ed anni di politica insulsa, prona e servile prima che ci si accorgesse (del tutto inutilmente, come si vedrà a breve, quando tutto “rientrerà” dopo finti sussulti) che il MES rappresentava un ostacolo per quella crescita economica bloccata nei Paesi sconfitti (e poi nel caso della Francia anche vincitori) dall’immediato dopoguerra.
Ed ora a voi i commenti che per facilitare il compito ho riassunto in due domande:
Prima domanda: tutto ciò che ha coinvolto oltre alla classe politica l’intero sistema dirigenziale italiano (e il mondo delle “feluche”) è stato frutto di malafede o il prodotto di un’italica stupidità naturale?
Seconda domanda: Essendo certo che i prodotti “culturali” della stupidità naturale stanno per essere trasfusi nell’hardware della cosiddetta “Intelligenza artificiale”, non sarebbe meglio parlare di stupidità artificiale S.A. (o all’inglese A.S.)?