Sul dimensionameto scolastico bugie e narrazione fuorviante. Sulla Delibera della Giunta Regionale della Campania n. 816 del 29.12.2023 avente ad oggetto il Dimensionamento della rete scolastica e programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2024/2025, nata (di fatto) da indicazioni del Governo, sta andando in scena tutta la superficialità di certa stampa, tutta l’inadeguatezza ‘dei cattivi maestri’ che stanno alimentando campagne ‘disoneste’.
Le esigenze economiche, di contenimento della spesa, sono note come è noto il fenomeno demografico, meno bambini, meno studenti. Una riorganizzazione dei plessi scolastici era, ed è, esigenza improcrastinabile.
In provincia di Salerno, e nella città capoluogo, proteste fuori luogo. Sono le stesse che interessano tanti centri della nostra provincia.
Cosa è successo? Nulla di rilevante, nulla di drammatico.
A Salerno città, e nei comuni della provincia, nessuna scuola sarà chiusa. Nessuno studente sarà trasferito, nessuna attività didattica sarà particolarmente alterata. Nella città capoluogo, che non ha fra altro distanze proibitive, non saranno chiuse le segreteria. Sarà così nella quasi totalità dei casi in provincia.
Le uniche modifiche, certa stampa ne avrebbe potuto parlare invece di ridursi a megafono degli interessi particolari, interesseranno il copro docente, ci sarà qualche spostamento in più, qualche consiglio in più da fare, una maggiore mobilità in kilometri comunque contenuti.
Disagi? Si qualcuno. Si poteva fare meglio? Forse si.
Nessuno di questi disagi giustifica il terrorismo che certi insegnati e certi dirigenti scolastici stanno facendo sulle famiglie e le Istituzioni. Terrorismo psicologico che non fa onore a chi deve insegnare.
‘Cattivi maestri’ che diventano pessimo esempio.