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17 Novembre 2024

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Alberto Tomba: “Sinner mi ricorda Clark Kent, mi piacerebbe sciare con lui”

“Lui è nato sulla neve e si allena al mare, io sono nato vicino al mare e ho scelto la neve. Siamo nati a rovescio?”. Così Alberto Tomba a ‘La Gazzetta dello Sport’ parlando di Jannik Sinner. “Se guardi Jannik quando entra in campo, non ti dà l’impressione di essere agitato dentro. Sembra impermeabile, quasi distratto, e questo può disorientare l’avversario. Non so perché, ma mi ricorda Clark Kent, che poi si trasforma in Superman, cioè il suo alter ego, e comincia a lanciare bombe con il diritto, che demoliscono l’avversario – ha raccontato – Medvedev è finito così, impallinato dopo l’illusione dei primi due set. Io, per sbriciolare la concentrazione degli avversari, in partenza scherzavo, giocavo per sdrammatizzare la tensione. Ma non era un comportamento studiato. Ero solo me stesso”. Adesso l’obietivo è andare a sciare insieme. “Dovevamo incontrarci a Torino per un caffè, poi a San Vigilio di Marebbe prima di Natale, ma sono stato poco bene. Speriamo di trovare il tempo, avrei piacere – ha aggiunto – Cos’altro ci accomuna? Mi è piaciuto quando è andato ad abbracciare tutta la sua gente, il suo team dopo la vittoria. Io mi buttavo nelle braccia dei miei fan. E poi la dedica alla famiglia, che è la base di qualsiasi successo. La madre, il padre e i fratelli sono una magia”. Sulla questione Sanremo Tomba non si esprime. “Non saprei” come rispondere all’invito, “la popolarità è più difficile da gestire di quanto non sembri. Adesso ogni sua mossa sarà giudicata. Io, nel 1988, a Sanremo ci sono entrato sciando dal vivo nell’Olimpiade di Calgary, lui in che veste ci andrebbe? – ha concluso – La sua presenza piacerebbe senz’altro, ma ci sarà sempre qualcuno pronto a storcere il naso. Dovrà imparare a non dire troppi sì”. 

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