“Il Governo non ha operato alcun taglio sulle 5 missioni per il Piano Sud previsto dal Pnrr, ma si è avvalso di altre risorse per centrare gli obiettivi. Quanto al basso livello di spesa del Piano nazionale di ripresa e resilienza nel 2023, si precisa che i dati riportati nell’interpellanza, che fanno riferimento alla memoria dell’Ufficio parlamentare di bilancio del 5 dicembre scorso, non tengono conto della spesa relativa alle misure di rafforzamento dell’ecobonus e del sismabonus. Non solo. Quella stessa memoria certifica come a fronte dei 191,5 miliardi di risorse disponibili a fine novembre 2023, risultano attivate procedure di spesa per 182,5 mld, pari al 95,3 per cento delle risorse disponibili”. Lo ha sottolineato in Aula Tullio Ferrante, deputato di Forza Italia e sottosegretario alle Infrastrutture, rispondendo ad una interpellanza urgente. “Fin dal suo insediamento il Governo ha avviato una accurata analisi del Pnrr che ha fatto emergere una certa tendenza ad un utilizzo caotico delle risorse di finanziamento delle politiche di coesione e una frequente sostituzione tra le diverse fonti finanziarie che ne ha compromesso l’effettivo impiego. Con la Legge Sud – ha ribadito Ferrante – si è messa in atto una radicale riforma delle disciplina di programmazione e di gestione dei fondi con l’obiettivo di rendere più efficiente la programmazione 2021-2027 per le politiche di coesione, di favorire la spesa privilegiando gli investimenti alle linee d’azione, di rafforzare la trasparenza attraverso un nuovo sistema di monitoraggio, e, infine, di responsabilizzare maggiormente le amministrazioni beneficiarie”.