di Angelo Giubileo
Cambiare la nostra Costituzione è diventato un obbligo democratico! Accade infatti che in Italia la maggioranza di governo sia così solida da esercitare anche la funzione dell’opposizione, realmente divisa su tutto.
E così, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi esercitano, a turno, anche il ruolo dell’opposizione. Lo fanno, presentando saltuariamente una serie di emendamenti, che talvolta anche ritirano prima del voto, come accaduto oggi per il terzo mandato ai sindaci di città superiori a 15.000 abitanti. Oppure, se l’emendamento è mantenuto – come accaduto sempre oggi e sempre in Commissione Affari costituzionali alla Camera sulla questione del terzo mandato ai governatori delle regioni – è allora il voto finale che attesta l’anomalia democratica del rapporto tra maggioranza e opposizione. Nel caso di specie, infatti, questo l’esito del voto finale: 4 voti favorevoli,16 contrari, un astenuto e un assente. A favore hanno votato esponenti della LEGA e IV, contro hanno votato esponenti di FDI, FI, PD, M5S e AVS.
In attesa che il quadro internazionale muti (!), l’anomalia democratica italiana continuerà a proiettarsi anche nel prossimo futuro, almeno fino al voto europeo d’inizio giugno (preceduto dallo spot elettorale Meloni-Schlein in diretta tv).
Che la situazione anomala della nostra democrazia possa ancora sorprendere perfino gli addetti ai lavori, ci sembra, nei fatti, un’assurdità: c’è una maggioranza, ma non c’è un’opposizione.
Ed è così da anni, anche se – a differenza dei dieci anni precedenti – l’attuale governo di legislatura gode del mandato popolare liberamente espresso dal voto degli elettori.
E allora, diciamolo con chiarezza: in Italia l’attuale sistema costituzionale non è più capace di tutelare e garantire una reale dialettica tra le diverse parti politiche, così che la crisi dell’intero sistema democratico si rivela, nei fatti, già da tempo, molto seria e perfino grave.
Sempre guardando alla realtà, il fenomeno descritto mostra anche una tendenza ovunque crescente nel mondo. Ma in Italia – al contrario di quanto formalmente dice l’opposizione in Parlamento – quel che è ormai indubbio e improcrastinabile è la necessità di riformare la costituzione. Sia chiaro a tutti: la riforma della Costituzione è diventato un vero e proprio obbligo democratico! Come impedire a tutti, per legge, l’esercizio di un terzo mandato.