“Penso sia un momento pre-elettorale particolare per la Lega…”. Così il vicepresidente della Camera e rappresentante di Forza Italia, Giorgio Mulè, ‘abbatte’ Matteo Salvini che si è lanciato in una improbabile analisi del voto in Russia.
“Non è mai simpatico mettere bocca in casa d’altri, però c’è un momento elettorale particolare per la Lega in vista delle elezioni, credo sia quindi un riposizionamento per le Europee” dice a Repubblica. Secondo l’esponente azzurro le elezioni “in Russia non sono state libere. Do un giudizio chiaro e solare: se la Dc faceva i manifesti nel dopoguerra con su scritto ‘nel segreto della cabina Dio ti vede ma Stalin no’, in Russia è andata in scena il ‘Dio ti vede e Putin anche’. Chi andava al seggio aveva la pistola puntata nella tempia, quasi nel vero senso della parola. Era una roulette russa più che un voto. Non sono state elezioni ma una simulazione, un esercizio né libero né regolare”.