“Il campo largo secondo me non è mai esistito. Ma non mi metto a parlare ora di campo largo o stretto, voglio fare grande risultato alle europee perché lo possiamo fare. Io picchio a destra e a sinistra, Conte è una banderuola e alla Meloni bisogna smettere di perdonare tanto. Poi vediamo come vanno le europee e dopo ragioneremo”. Lo dice il leader di Italia Viva, ispiratore del progetto ‘Il Centro’, Matteo Renzi alla Stampa.
“A Firenze andiamo soli. Il nuovo Pd sta con la sinistra radicale e mette 55 milioni di euro del contribuente sullo stadio. I soldi pubblici – spiega – devono andare alle scuole, alle case popolari, agli ospedali. Non agli stadi. Cercheremo di arrivare al ballottaggio: se ci arriviamo, vinciamo noi. Se non ci arriviamo, saremo gli arbitri della sfida per Palazzo Vecchio. Quanto al Piemonte è ancora presto per dirlo”. Sulle differenze tra il ‘suo’ Pd e quello di Elly Schlein, “la sinistra radicale esalta i commentatori ma perde le elezioni: perché per me si vince al centro”. Per la corsa delle Europee l’auspicio è quello di realizzare una lista di scopo con Più Europa: “Altrimenti andremo da soli convinti di superare agevolmente lo sbarramento: il 5% è alla nostra portata. Anzi, correremmo per il quarto posto insieme a Lega e FI”.
Nella intervista una polemica con FI. “Non credo che Forza Italia farà un grande risultato. Anche perché Tajani è schiacciato su Ursula Von der Leyen, una presidente che con il suo furore ideologico ambientalista ha fatto male agli italiani e alle imprese italiane. Non vedo l’ora di andare fabbrica per fabbrica in campagna elettorale per dimostrare i limiti di Forza Italia”.