Sul Nuovo Giornale Nazionale, ha scrittoGiovanni Negri (Leggi) che, riassumo, è stato grazie alla Brexit che gli europei hanno iniziato a prendere consapevolezza del declino e quindi della caduta dell’intero Apparato, a guida tedesca e francese, messo su con l’Unione Europea. Condivido pienamente!
E mi sia consentito soltanto di sottolineare, ancor più di quanto detto dallo stesso Negri, che – forte dell’appoggio militare degli USA – l’UE ha pensato di lucrare la propria esistenza – si, proprio così (!) – dal commercio con la CINA e l’energia dalla RUSSIA. Aveva pensato cioè, banalmente, di non fare semplicemente nulla o quasi nulla e vivere, tutto sommato, con il lavoro e la ricchezza altrui, alienando – anche attraverso il proprio mercato interno a tedeschi e francesi – quelli che erano, come si dice oggi, i propri asset. E quindi? Una vita fatta di ozio, ma per i soliti padroni, e di reddito di cittadinanza, ma per i soliti servi.
Per chi, come me, è un babyboomer, figlio cioè del benessere degli anni Sessanta, non è affatto strano quello che è successo. Messo da parte il lavoro dei padri, ne abbiamo ereditato la ricchezza, pensando che spendere ci sarebbe bastato. L’uomo si è illuso, come quasi sempre accaduto, che le cose potessero andare sempre in un verso anziché in un altro, e cioè che il “nuovo mondo” della “grande bellezza” sarebbe durato per sempre… A misura dei grandi architetti o archistar del tempo, ma senza i fabbri o muratori capaci di edificarlo e ancor più mantenerlo.
Tra poco più di due mesi, si vota per il nuovo Parlamento europeo. Se vogliamo dare un nuovo senso all’Europa che sarebbe, allora il cambio di rotta è necessario. In Italia, con il governo di Giorgia Meloni, questo cambio ha già avuto un suo inizio. Per quanto riguarda noi italiani, non resta quindi che proseguire sulla via già indicata e tracciata.
Angelo Giubileo