“La sicurezza economica e’ sempre piu’ l’asset su cui dovrà’ muoversi la nostra Italia e l’Europa, in un contesto globale in cui insistono vari fattori di rischio come conseguenza del conflitto nel Medio Oriente”. Lo scrive su X il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, rilanciando il suo intervento alla Farnesina alla prima riunione del “Tavolo sulle conseguenze della crisi nel Mar Rosso per l’economia italiana”.
“I valori economici legati alla crisi nel Mar Rosso sono elevatissimi: basti considerare che la rotta marittima attraverso il Canale di Suez e’ cruciale per le esportazioni del made in Italy, in particolar modo per i prodotti agroalimentari e per i nostri settori della moda, dell’arredamento, delle macchine e dei macchinari. Ulteriore preoccupazione riguarda il rischio di una diversione del traffico dall’Asia all’Europa, a scapito del sistema portuale italiano e – sottolinea – ad esso collegata. Questo tavolo, che proseguira’ nei prossimi mesi, e’ un ottimo esempio della collaborazione tra amministrazioni ed imprese: consentira’ di affrontare il tema della sicurezza economica congiuntamente a quello della sicurezza regionale, anticipando scenari potenziali ed elaborando proposte da presentare al governo, all’Unione europea e ai Paesi chiave della Regione” conclude.