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18 Ottobre 2024

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L’Italia al primo bivio di EURO 2024: a Lipsia c’è la Croazia

fonte figc

EURO 2024, per l’Italia, è arrivato al primo bivio. Dopo un’ora di volo, con partenza dall’aeroporto di Dortmund, la Nazionale è atterrata a Lipsia, dove lunedì sera ecco il primo dentro o fuori per i campioni d’Europa. Basterà non perdere contro la Croazia per garantirsi il secondo posto nel Gruppo B: se i giocatori, in questi giorni, hanno rifiutato l’idea di giocare per il pareggio, anche il Ct Luciano Spalletti si allinea al pensiero, non nominando mai la classifica.

“Ci sono partite che la tua storia la fanno diventare piccola o grande, e da questa sfida qui si hanno dei risultati importanti”, le parole del Ct, che difende convinto le scelte fatte al momento di stilare la lista dei convocati. “Noi abbiamo fatto delle scelte perché siamo convinti di aver a che fare con calciatori forti – ha spiegato -. Quando sono andati nei ritiri ho visto la loro voglia di partecipare e di esserci. Questa loro disponibilità e ricerca e voglia va a tradursi nell’essere disponibili a giocare queste sfide, che capitano quando si è calciatori della Nazionale”.

La botta per la sconfitta contro la Spagna, non tanto per il risultato quanto per la differenza di valori vista in campo a Gelsenkirchen, è stata assorbita. “In questi giorni ho visto comportamenti che mi piacciono. Non mi è piaciuta la partita contro la Spagna, ma l’abbiamo analizzata, abbiamo parlato e abbiamo capito di aver fatto un passo indietro rispetto alle ultime gare. Mi aspetto di vedere che quella partita lì ci abbia insegnato tante cose, pur avendo subito un dolore. Sono molto soddisfatto di quello che vedo e non abbiamo raccontato banalità quando parlavamo di un grande gruppo. Questo è un gruppo di cui ci si può fidare per quello che succede durante il giorno: la disponibilità in campo, il prendersi carico anche di cose che non riguardano solo il singolo calciatore. Io ho già passato situazioni così, i calciatori sono giovani ma mi sembra di vedere l’atteggiamento giusto per andarci a prendere delle cose e far vedere gli insegnamenti. Prima della Spagna ci eravamo detti delle cose che non siamo stati in grado di esibire. Ora bisogna mettere davanti i fatti e lasciare davanti le parole”.

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