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17 Novembre 2024

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Grande Marina, una volta la sinistra del buonsenso era quella socialista 

 

Sul Corriere della Sera grande intervista di Marina Berlusconi. E’la libertà il filo conduttore del suo ragionamento. E’il tratto distintivo del suo dna, è l’ancoraggio alla esperienza paterna, più in generale ad un grande filone culturale del nostro Paese. 

Dopo aver parlato della nuova casa editrice, delle sfide e degli appuntamenti di rilievo internazionale che sono in programma, dopo un’analisi sul consesso internazionale, consegna alla politica italiana una felice suggestione, forse una lezione. Un avviso alla destra chiusa e con lo sguardo al secolo scorso, problema loro, ed un avvertimento alla sinistra ideologica e settaria. 

“Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento piu’ in sintonia con la sinistra di buon senso” dice partendo da lontano ma con idee chiarissime.

“Ognuno deve essere libero di scegliere” argomenta rivendicando la madre delle questioni sulle quali non è possibile arretrare di un millimetro: la questione della liberta’.

Non è una riflessione fine a se stessa. E’un manifesto, un metodo, una direzione di marcia. La denuncia di quello che manca.

Oggi, in Italia, manca la sinistra del buonsenso, che è quella riformista e non ideologica, innamorata delle libertà e non degli schemi.

Una volta si chiamava socialista. In Italia non esite più se non con voce flebile…

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