È così, troppo spesso. Chi fa impresa combatte contro lo Stato. IL sequestro del locale ‘Da Nicola alle Fumarole’ racconta e fotografa questa tendenza.
Non si comprendono, appieno, le ragioni di una azione così ‘violenta’ ed in piena estate di un dei simboli di Ischia. La famosa struttura, che sorge sulla estremità ovest della baia dei Maronti, al confine con il borgo marinaro di Sant’Angelo, da oltre tenta anni è una eccellenza.
Perché il caso scoppia adesso? Perché questo accanimento? Era più semplice muovere obiezioni e consentire eventuali regolarizzazioni. Funzionerebbe così un Paese normale. Non pare sia stato questo l’iter.
Difficile comprendere al momento. Difficile comprendere la propensione della stampa a fare, senza autocritica, da cassa di risonanza di chi accusa, difficile comprendere il silenzio della politica che mai ha il coraggio di difendere gli eroi che fanno impresa.
Avrebbe parlato solo un autentico amico del posto, Tonino Caldoro. Lui, garantista e più forte dei luoghi comuni, avrebbe difeso i titolari, il loro diritto al lavoro, il buonsenso.
Non esistono più, purtroppo i Tonino Caldoro…