Nel giorno del corteo della sinistra contro Giovanni Toti arriva, è questa la sensazione, la sponda delle toghe. Una tempistica preoccupante.
E’ di oggi, infattiu, la notizia di una nuova ordinanza di custodia cautelare, ai domiciliari, per il governatore ligure Giovanni Toti. Il presidente è già ai domiciliari dal 7 maggio per corruzione.
L’accusa stavolta è di finanziamento illecito per la vicenda degli spot elettorali pagati, secondo l’accusa, in maniera poco trasparente da Esselunga e proiettati sul maxi schermo di Terrazza Colombo, in centro a Genova.
Oltre tre mesi ai domiciliari, una Regione tenuta in ostaggio. Viene ignorata la presunzione di innocenza, calpestato il garantismo.
La sinistra, seguendo la via giudiziaria, tenta la spallata. Le toghe assecondano…