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8 Settembre 2024

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Sarà un caso da spiegare il No del Pd al ‘carrarmato De Luca’

Il socialista Impertinente

De Luca a Verona alla festa dell’Unità. Oggi sarà a Como, in settimana a Mantova. Da evadere decine e decine di richieste. Nelle feste è il vero mattatore. Sul palco, con le riflessioni di merito e lontanate dal politicamene corretto, e fra i gazebo con i militanti, cattura attenzione. 

La strategia? Sensibilizzare sul tema dell’autonomia differenziata e non solo. 

Il Governatore ha in testa il terzo mandato e sa che il consenso che cattura, in tutta Italia, fra la base del Pd lo rafforza. Per la segretaria, da qui a qualche mese, sarà un caso da spiegare non difenderlo. 

Perché non difendere un principio? In democrazia decidono gli elettori. Perché non difendere uno che sull’autonomia e sulla battaglia contro il Governo è in prima linea? Perché penalizzare lui per fare la sponda a chi, con la scusa della filiera istituzionale, sta legittimando le scelte dell’Esecutivo in Campania? Perché non difendere chi gode della stima e simpatia della base?

Mai tenero con il partito le richieste che arrivano da tutte le federazioni e l’entusiasmo che lo circonda raccontano che fra il popolo dem è apprezzato. 

Ha aperto al campo largo, ha eletto l’europarlamentare, ha sostenuto l’indigeribile Annunziata, ha sopportato, perché in un partito normale non avrebbe diritto di cittadinanza, Ruotolo. Ha messo in campo, in testa il figlio Piero, una rete di mediatori per chiudere la stagione degli strappi.

Del Presidente si può raccontare di tutto. Anche gli avversari devono riconoscere che è un carrarmato. Ha strategie di lungo respiro, coraggio. La Campania la gira palmo a palmo, non si risparmia fuori Regione.

A fine Luglio, ai principi di Agosto, con il personale politico che ‘scappa’ sotto gli ombrelloni lui non cede di un millimetro. Macina iniziative, struttura idee. Che dire, chapeau. 

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