IL socialista Impertinente
Il M5S che uscirà fuori dalla prossima assemblea costituente sarà più partito che movimento? “Assolutamente no, perché la forma partito tradizionale l’abbiamo ripudiata sin dall’inizio. E oggi per affrontare un contesto politico-sociale in cui c’è grande disaffezione verso le forze politiche, non si può pensare di ricorrere alla forma partito tradizionale, con correnti interne che nate con la finalità di alimentare il dibattito di idee si strutturano come meccanismi per alimentare cordate di potere”. Così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe CONTE, intervistato da L’Espresso.
A Conte bisognerebbe spiegare che i partiti sono veicolo della democrazia, che il loro meccanismo mai è stato chiaro. Che la democrazia dal basso da loro immaginata e strutturata è cagata.
“Nel nostro Statuto – spiega l’ex premier – è ben chiaro il divieto di formare correnti. Alle correnti sostituiamo un processo costituente dal basso che rimetterà agli iscritti, attraverso un confronto argomentativo, il rilancio e la definizione di nuovi obiettivi strategici per gli anni a venire. Mi aspetto una sferzata incredibile di energia e di entusiasmo. Sarà questo il modo migliore per contrastare la disaffezione e l’astensionismo che porta molti cittadini ad allontanarsi dall’impegno politico”.
Demagogia allo stato puro