“Il carcere è un incubo, il governo si muova”. Lo dice Marcello Dell’Utri, tra i fondatori di Forza Italia, senatore della Repubblica. Lui in carcere c’è stato per cinque anni e commenta l’emergenza nei penitenziari a ‘Il Giornale’. E dice: “Ormai assisto quasi ogni anno alla stessa scena, ogni anno riparte l’allarme. E ogni anno assisto a tante chiacchiere e a pochi fatti. A impressionarmi è questo, ci si straccia le vesti, e poi non si fa nulla. Io dico: sbrigatevi – ammonisce – fate qualcosa e fatelo in fretta. Non so dire se il ministro Carlo Nordio abbia davvero in animo di affrontare il problema. Io, da uomo che ha vissuto sulla sua pelle la condizione carceraria, mi posso solo augurare che faccia qualcosa e in fretta”. Da che parte bisogna cominciare? “Costruire nuove carceri è necessario – spiega – ma richiede tempo. Allora servono decisioni immediate, particolari. Sento parlare di sconti di pena, di liberazioni anticipate. Ma queste sono misure che riguardano solo i condannati. Invece quasi nessuno parla delle decine di migliaia di persone che sono in carcere in attesa di giudizio, senza mai essere state giudicate colpevoli di nulla, e che vengono ugualmente detenute in condizioni inumane. Nella grande maggioranza dei casi è gente che si potrebbe mandare a casa con un braccialetto elettronico, ma i braccialetti non si trovano, e così restano dentro. Io dico: quando si farà il giudizio si vedrà, nel frattempo non è giustizia tenere in galera persone che in tanti casi sono innocenti, che non hanno fatto nessun reato e che verranno assolte”.