“Tajani ha sollevato un tema che Forza Italia, con Silvio Berlusconi, ha sempre posto: la scuola come corretto strumento di integrazione degli stranieri. E un primo risultato l’ha già raggiunto: togliere dal dibattito lo Ius soli. Perché? Partire dal principio che la cittadinanza si acquisisca per coincidenza di nascita sarebbe profondamente sbagliato e inaccettabile”. Lo dice il presidente della Regione Piemonte e vicesegretario di Forza Italia, Alberto Cirio, in a ‘La Stampa’. “Porremo all’interno del centrodestra il confronto sulla scuola come strumento di integrazione, dando la possibilità di diventare un concittadino a chi ha seguito almeno il numero di anni necessari a un ragazzo italiano per completare la scuola dell’obbligo, prosegue. Non preoccupano i rapporti interni nella maggioranza? “Assolutamente no, perché il tema – spiega Cirio – non è nell’agenda del governo nazionale, né regionale, e non è una priorità. È tuttavia un tema politico che vogliamo porre agli alleati anche perché l’integrazione degli stranieri, il loro pieno coinvolgimento nella vita sociale e produttiva del Paese, è qualcosa su cui siamo chiamati a riflettere. Anche da quel mondo imprenditoriale che da tempo sollecita iniziative in tal senso”. Alla domanda se sbaglia chi lo vede come una fuga verso il Pd, il vicesegretario di FI risponde: “Sì. Forza Italia, da forza moderata, aperta e liberale, vuole un confronto ma sempre all’interno del perimetro del centrodestra. È l’eredità più grande che ci ha lasciato Berlusconi. La salvaguarderemo con la determinazione e la lealtà che abbiamo sempre dimostrato alla coalizione e al presidente Meloni”.