di Vanni Vignes
La Salernitana regala ancora 2 uomini all’avversario di turno, questa volta il Mantova, ed esce sconfitta in una gara che lascia un forte senso di amaro in bocca. Continuare ad insistere con Valencia e Simy comincia a diventare pericoloso oltre che assolutamente stucchevole ed una squadra mediocre ma organizzata come quella affrontata oggi, alla lunga ne approfitta e conquista l’intera posta in palio. Se aggiungiamo a questi gravi ed enormi regali, i limiti fisiologici di alcuni elementi ci si rende conto che bisogna dare una svolta nelle scelte. In una formazione “sensata” ed in parità numerica, l’inesperienza e la normale poca maturità di giovani come Velthuis e Gentile, verrebbero assorbite dal concetto di squadra e dall’organizzazione della stessa, cose che la Salernitana ha dimostrato di avere. Ma regalando 2 uomini in ogni partita, anche queste normali carenze assumono un peso specifico diverso sicuramente più pesante. Poco da dire sulla partita, considerando la pochezza tecnica dell’avversario in cui il portiere é l’elemento che ha toccato e giocato più palloni. Tecnicamente modesti ma intelligenti ed organizzati e contrastarli in 9 é stata impresa ardua. Il gol arrivato dopo 10 secondi dall’inizio della ripresa ha poi tagliato le gambe ai granata. Martusciello é corso tardivamenti ai ripari, togliendo Valencia, Gentile, Tello e dopo pochi minuti anche lo spaesato Simy, mandando in campo i nuovi acquisti un po’ alla rinfusa al grido di tutti all’attacco, ma con una squadra arroccata non é stato facile tanto che mai, nonostante il chiaro predominio territoriale, si é avuta la sensazione di poter agguantare il pareggio. Sono stati invece i padroni di casa, in contropiede, a creare alcune situazioni pericolose per chiudere la contesa. Nulla é compromesso sia chiaro ed è comprensibile anche il fatto che i nuovi acquisti siano arrivati solo da un paio di giorni nella nuova Salernitana. Martusciello peró d’ora in avanti é chiamato a fare scelte diverse, dando più ascolto a ciò che dice il campo la domenica, ringraziando ma mettendo in naftalina quegli elementi che, ormai é chiaro a tutti, non sono in grado di reggere il livello della categoria.
