Riccardo, nella strage di Paderno Dugnano, ha ucciso il fratellino, la mamma ed il papà. E’morto anche lui. Un ragazzino che non avrà mai più una vita come le altre.
Leggo, in queste ore, le analisi ed i commenti più diversi. Mi capita sui siti online e navigando sui social. Si chiede giustizia, si invocano pene esemplari. E ‘normale che accada rispetto ad un fatto di cronaca così cruento.
Riccardo ha commesso un atroce delitto che lo perseguiterà una vita intera, ogni notte. Pagherà.
Senza il sostegno di esperti, ed a prescindere dalla pena, rischierà di impazzire.
Tutti lo raccontano come un ragazzo normale, sereno.
Covava odio, ha accumulato rancore. Non ha saputo esprimere le sue difficoltà, nessuno lo ha capito. Qualcosa non andava, il malessere era presente.
Io sono certo di una cosa, così voglio immaginare questa cosa, e mi piacerebbe raccontaglielo. Sono certo che da lassù il papa e la madre Daniela, con il loro Lorenzo fra le braccia, lo hanno già perdonato.
Sono li a preoccuparsi per il loro piccolo, per lui che è qui solo, disperato ed accusato (inevitabile) dal mondo, pregano. Perché possa recuperare una vita, perché non si senta sola.
Ed io, nel mio piccolo, prego con loro…