Napoli, 5 settembre 2024 – Presso il Bufala Fest a Piazza Municipio, Napoli, si è tenuto un importante convegno organizzato dalla CIA Campania sul tema del prezzo e della tracciabilità del latte di bufala. All’evento hanno partecipato autorevoli esponenti del settore: Raffaele Amore, Presidente della CIA Campania; il Capitano Michele Valentino Chiara, Supervisore del Piano di eradicazione Brucellosi per la Regione Campania; il dott. Gabriele Vuolo dell’Istituto Zooprofilattico; il dott. Marco Esposito, rappresentante della U.O.D. Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria della Regione Campania; Domenico Raimondo, Presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana; e Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania. Il dibattito è stato moderato da Mario Grasso, Direttore Regionale della CIA Campania.
Il convegno ha offerto un’opportunità per un confronto vivace e costruttivo tra gli esperti del settore bufalino, generando proposte innovative per il futuro del comparto. La discussione è stata aperta dall’intervento del dott. Gabriele Vuolo, che ha presentato un’analisi approfondita del comparto bufalino. Il Capitano Chiara ha illustrato i progressi, molto significativi, ottenuti a distanza di due anni nella lotta alle zoonosi, sottolineando che, allo stato, i focolai attivi sono stati ridotti a 39, con una prevalenza di brucellosi in provincia di Caserta dell’8,5%, rispetto al 19% rilevato a fine 2021. Complessivamente, nei 39 focolai Casertani sono presenti 5-6000 bufale, rispetto a un patrimonio di circa 185mila animale, rimasto sostanzialmente invariato negli ultimi anni. A questo grande risultato, si accompagna il lavoro svolto dal dott. Marco Esposito, il quale ha evidenziato l’importanza della biosicurezza e della gestione sostenibile delle risorse, come la corretta gestione dei nitrati e la costruzione di stalle aventi i requisiti previsti dalle norme. Inoltre, è stato affrontato la questione dei bio-digestori, impianti che producono metano attraverso il trattamento degli effluenti zootecnici, assolutamente utili per rilanciare e rendere ecosostenibile l’intera filiera.
Il Presidente della CIA Campania, Raffaele Amore, ha posto l’accento sul problema dei nitrati, particolarmente grave in alcune aree del Casertano dove sono concentrate numerose bufale. Amore ha suggerito l’implementazione di bio-digestori come soluzione possibile e ha rilevato la necessità di accelerare l’attivazione di impianti nel territorio, di cui se ne prevede l’ultimazione di una dozzina entro i 12 mesi circa.
Il Presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana, Domenico Raimondo, ha affrontato il tema della difficoltà di mercato per la mozzarella di bufala campana, che nel primo semestre 2024 fa registrare un calo del 3,5 per cento di produzione e vendita, con un picco a giugno di meno 12%. Raimondo ha suggerito nuove strategie per tornare a crescere, a partire dalla destagionalizzazione dei parti, per frenare lo squilibrio di produzione del latte, che serve d’estate in quantità maggiori. E per incrementare le quote di export, ha aggiunto Raimondo, serve ripensare la logistica dell’oro bianco, per arrivare prima e meglio sui mercati di tutto il mondo.
Durante il convegno, è emersa anche la necessità di unificare le piattaforme di tracciabilità del latte di bufala, attualmente non interoperabili. “È fondamentale portare questa proposta al Ministero”, ha dichiarato Amore. Inoltre, tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di una modifica al decreto ministeriale per attuare una deroga alla fecondazione artificiale nel comparto bufalino, tenendo conto della stagionalità delle bufale.
L’incontro si è concluso con l’intervento dell’Assessore Nicola Caputo, che ha ribadito l’importanza di un approccio integrato e condiviso con il territorio e le comunità locali. “Il successo di qualsiasi progetto richiede la piena adesione dei soggetti coinvolti. È essenziale che la Campania diventi un esempio di gestione sostenibile e innovativa del comparto bufalino”, ha affermato Caputo, promettendo il massimo impegno per raggiungere questo obiettivo.
Il convegno ha rappresentato un momento di riflessione e di proposta per il settore bufalino campano, con l’obiettivo di promuovere soluzioni sostenibili e innovative per il futuro.