“Sarà una prova sul campo perché la Liguria è la regione che andrà alle urne per prima, dopo mesi difficili, con una Regione paralizzata, due Autorità portuali senza guida, il sindaco e mezza giunta di Genova che si candidano, rischiando di rallentare il capoluogo, la possibilità si perdano i fondi del Pnrr. Da parte nostra, però, se arriviamo a questa sfida con questa intesa, è perché in tanti ci siamo resi conto che serve costruire l’alternativa e un altro progetto di Paese per far chiudere l’esperienza del governo più a destra della nostra storia repubblicana”. Lo dice a ‘Repubblica’ la segretaria del Pd Elly Schlein parlando del campo largo in vista delle elezioni in Liguria. “Io sono sempre stata testardamente unitaria perché convinta che le alleanze si costruiscano lavorando insieme sui temi, più tra le persone che nelle stanze della politica. Se in tanti oggi non votano più, vuol dire c’è un tema di credibilità della proposta su cui possiamo lavorare moltissimo. Nel Pd lo facciamo da tempo, e i risultati ci sono. Alle Europee siamo cresciuti di 5 punti sui sondaggi, 10 dal post Politiche. Una proposta coerente ha ridato credibilità al Pd. Sappiamo – ha detto- benissimo di non bastare, non abbiamo nessuna presunzione di autosufficienza. Anche per questo, in tema di candidature per le Regionali, si è scelto di accompagnare i territoricon il massimo rispetto per la loro autonomia. E scegliendo a geometrie variabili a seconda delle priorità e dei programmi. In Liguria non si poteva fare scelta migliore di Orlando”