“La scelta del Pd era condivisa da tutti. Poi Conte si è tirato indietro perchè lui è così: quando vede mezza poltrona ci si butta. Noi facciamo opposizione, Conte fa la stampella. E per un posto in cda va bene allearsi con chiunque. Del resto è la sua storia a dire questo: premier con Salvini e poi con Zingaretti, alleato del Pd ma complice di Fratelli d’Italia. I Cinque stelle erano un partito contro il sistema, oggi pur di sistemare qualcuno si alleano con chiunque”. Lo dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi ‘La Stampa’, in riferimento alla decisione del M5s di partecipare al voto di ieri per l’elezione dei membri del cda Rai. Renzi difende poi la riforma varata dal suo governo: “La riforma della Rai del 2015 dava più poteri all’azionista e meno ai partiti. E dava un posto ai dipendenti nel cda, prima volta in Italia. Se questa legge non va bene, cambiamola. Però niente ipocrisie per favore. Io non ho usato questa legge. Conte, Draghi, Meloni sì. Ora se Conte riteneva questa legge un’offesa alla democrazia perchè non l’ha cambiata quando poteva farlo?” spiega.
Sul futuro argomenta “non so se noi e i Cinque Stelle riusciremo a convivere. E non so nemmeno se i Cinque stelle si divideranno due stelle e mezzo con Conte e due stelle e mezzo con Grillo. La mia impressione è che Conte non voglia fare la battaglia contro Meloni ma contro il Pd. Quello che so è che noi siamo disponibili a creare un’alleanza per vincere. Ma non è che ce lo ha ordinato il dottore. Noi pensiamo al Paese e stiamo sui contenuti. Per esempio, stiamo con Harris e non con Trump. Noi vogliamo far cambiare passo al Paese ma senza rinnegare la nostra cultura riformista, il nostro impianto garantista” conclude Renzi.
