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16 Ottobre 2024

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Con i Taruffi ed i Ruotolo il Pd va verso l’estinzione. La Schlein faccia altro 

Il Socialista Impertinente

Un centrosinistra nelle mani di Igor Taruffi e Guido Ruotolo è destinato alla estinzione.

Sono i due rappresentanti del Partito Democratico che pare, più di tutti, siano diventanti centrali in Campania.

Sono loro, infatti, a ‘suggerire’ alla Schlein la linea dello scontro con De Luca. Un’ impostazione che stride con la scelta, intelligente e coraggiosa, della segretaria del Nazareno che ha avviato, a livello nazionale, una strategia di unità  e basterebbe vedere la vicenda Renzi.

Sandro Ruotolo, giustizialista di lungo corso, è in prima linea. La sua è la sinistra della presunta superiorità morale, la peggiore e più antipatica, è la sinistra salottiera, quella dell’odio e del rancore. La sua ‘ferocia’ va oltre il buonsenso che pure i ragionevoli Misiani e Sarracino, che le dinamiche di un partito le conoscono, provano a mettere in campo. 

L’altro, Igor Taruffi, una maturità scientifica alla quale non è seguita una laurea, una esperienza lavorativa inesistente, al netto degli incarichi assunti nell’attività politica, è la sponda romana degli ‘odiatori’ campani. Ha, con i Ruotolo e con la sinistra più ideologica e settaria, una coerente sintonia. Il suo percorso politico, legittimo per carità, sta al riformismo come Cicciolina sta alle battaglie del Popolo della Famiglia. 

Sono loro, o provano ad esserlo, i principali custodi della partita campana e sono, in un ragionamento più ampio, limite per un disegno moderno di sinistra.

Agitano, loro nominati al Parlamento e rappresentanti di altri che poltriscono da decenni sugli scranni di Montecitorio, la questione del terzo mandato. In sintesi: chi non si misura con la preferenza vuole impedire ad altri di misurarsi con il consenso. E’ la democrazia capovolta.

Ma non è questo che costruisce la via dell’estinzione.

I Truffi ed i Ruotolo sono la più plastica rappresentazione della sinistra che è lontana dal riformismo.

Ignorano il garantismo, è purtroppo noto, ma l’aspetto più preoccupante è che non leggono il Paese, non parlano alle imprese ed ai professionisti massacrati dalle tasse e dalla burocrazia, non si interrogano sulle nuove sfide della tecnologia e della sintesi di queste con la sostenibilità, non leggono le ansie dei giovani e con pragmatismo le cose della politica estera. 

Vanno superati non per risolvere la partita campana ma perché la Schlein ha bisogno di altri uomini ed altre idee per consolidare l’interessante cammino che ha avviato. Forza, Avanti.

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