Si dimette per rispetto delle Istituzioni ma anche per amore della famiglia e per ‘paura’ di certa giustizia. Da innocente ed è una sconfitta per la Giustizia.
Il presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, si è dimesso da entrambe le cariche.
“Le attivita’ investigative di ieri – si legge nella nota diramata – hanno di nuovo riportato alla mia mente e a quella dei miei familiari le vicende del 2011, quando ho subito per undici mesi una ingiusta detenzione. Avevo promesso che mai piu’ ci sarebbe stata una situazione di pericolo, per me e per la mia famiglia. Cosi’ purtroppo non e’ stato e di fronte alla responsabilita’ di genitore che ho, non posso che prendere la decisione di dimettermi dalla carica di Sindaco e di Presidente della Provincia”. “Resta il rammarico di non aver potuto portare a termine il mio lavoro di rilancio di Terra di Lavoro – conclude – ma in questo momento sento la necessita’ di affrontare serenamente questa fase della mia vita. Senza alcuna tensione e condizionamento di sorta”.
La decisione sua arriva a seguito della notizia sull’indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere che vede coinvolto Magliocca. Si tratta di un ulteriore filone dell’inchiesta che lo scorso 3 ottobre portò alla perquisizione degli uffici del Consiglio regionale e dell’abitazione del consigliere regionale, Giovanni Zannini. I pm stanno cercando di fare luce su presunte tangenti in cambio di appalti.
Nel 2011 Magliocca, all’epoca sindaco di Pignataro, finì in carcere per collusioni con la camorra, in particolare con il clan Lubrano-Ligato. Dopo quasi undici mesi di carcere ‘ingiusto’, le accuse si rivelarono infondate. Fu assolto con formula piena durante il rito abbreviato.