“La politica non taccia sul caso Magliocca. Un sindaco e Presidente di Provincia che si dimette all’avviso di garanzia perché teme, di fatto, un uso improprio delle misure cautelari racconta la sconfitta della giustizia e la resa dello Stato di diritto”. Cosi Gaetano Amatruda, direttore de ‘Il Pezzo Impertinente’ che è intervenuto al Congresso dell’Associazione radicale ‘Maurizio Provenza’ a Salerno ricordando le vicende casertane.
“Giorgio Magliocca è scottato – ha ricordato Amatruda – da un incredibile vicenda giudiziaria e da circa un anno di ingiusta detenzione. Oggi molla per amore della moglie e da genitore, perché non vuole, da innocente, ripercorrere un dramma. E’ una sconfitta. Sia l’occasione per una, ennesima e non speriamo inutile, riflessione sull’utilizzo delle misure cautelari. Troppe volte le misure cautelari diventano mezzo investigativo, troppe volte usate per estorcere dichiarazioni, troppe volte usate per condizionare la vita democratica delle Istituzioni”.
“Le forze politiche siano mature e non usino queste vicende per alimentare lo scontro ma – ha sottolineato il direttore Amatruda – per accompagnare una seria riforma della giustizia o quantomeno per determinare un clima di serenità rispetto a temi cosi delicati”.
Amatruda ricordato poi i recenti casi di Toti ed Alfieri. “Le forze politiche sulle misure cautelari alimentano lo scontro e fanno un danno alla politica, alla vita democratica delle Istituzioni. Non si può scendere in piazza per chiedere le dimissioni di un Governatore come non si possono usare, nel caso di Alfieri, le misure cautelari per invocare le dimissioni. Barbarie a parti invertite”.
