Molti sperano che Franco Alfieri molli, sarebbe la sconfitta dello Stato di Diritto. Lo fanno alcuni giustizialisti, e si sa, e quelli che a Roma denunciano l’uso disinvolto di certe azioni giudiziarie.
Il presidente della Provincia di Salerno e sindaco di Capaccio Paestum, è agli arresti domiciliari. L’arresto il 3 ottobre nell’ambito di un’inchiesta su presunti appalti truccati, è accusato di corruzione e turbativa d’asta. Alfieri attualmente è sospeso dalle cariche su decisione del prefetto di Salerno, Francesco Esposito.
Spingono le forze di opposizione, la tesi è che non si possono tenere bloccate le Istituzioni. Fanno leva sui tempi e sulle scelte di certa giustizia: il sospetto è che qualcuno voglia usare le misure cautelari per indurlo alle dimissioni.
Non è civiltà. Non decidono le toghe, prima dei tre gradi di giudizio, i destini di una comunità. Come non decidono, le toghe, quelli di un Paese quando ‘contestano’ le politiche sull’immigrazione di un Governo.