“Ha prevalso la linea di rinnovamento di Conte. Il M5S si è liberato di vecchi vincoli personali e di regole ormai superate. Ha ribadito la necessità delle alleanze programmatiche che, vista la natura attuale di Lega e FdI, presumibilmente riguarderanno innanzitutto il campo progressista”. Lo dice in un’intervista al Corriere della Sera l’esponente Pd Goffredo Bettini, sull’esito della Costituente del Movimento 5 Stelle. “Nulla, tuttavia, sarà automatico e facile. Occorre una battaglia comune nella società e in Parlamento – prosegue in merito alle alleanze per formare un campo largo – In difesa dei salari, di coloro che sono senza lavoro, dell’imprenditoria sana, della sanità e della scuola pubbliche, contro lo spezzettamento del Paese, per la pace. Non si può arrivare alle prossime decisive politiche all’ultimo momento, con un ‘accrocco’ solo di convenienza e verticistico”. L’area di centro secondo Bettini, “che non coincide con quella cattolica che è altra cosa, potenzialmente vale il 10%. Finora per varie ragioni è spezzettata e in difficoltà. Se non emergerà una volontà unitaria di tanti e di nuovi che decidano di rischiare, non si raggiungerà mai quell’obiettivo. Che, peraltro, da molti anni indico; non per impicciarmi, ma per rendere più forte la nostra alternativa alla destra”.