Autonomia: Tajani, no deleghe per commercio estero, lo avevo detto a Calderoli
Il ministro degli Affari esteri Antonio Tajani aveva ragione ed ha espresso forte soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale n° 192/2024 sulle questioni di costituzionalità relative alla legge sull’Autonomia differenziata. È quanto si legge in una nota.“Non possono esserci deleghe alle Regioni sul commercio internazionale nell’ambito dell’Autonomia differenziata. L’Italia deve dare un’unica e coerente immagine di sé all’estero e sui mercati internazionali. Una differenziazione su base territoriale delle nostre politiche in materia di commercio estero sarebbe nociva per il nostro Paese” ha dichiarato il ministro.“Avevo esposto la questione con una lettera ufficiale al Ministro Calderoli lo scorso settembre. Le mie osservazioni si sono rivelate fondate ed hanno trovato riscontro nella sentenza di oggi della Consulta. Ciò in nessun modo pregiudicherà il percorso di riforme in cui il Governo è impegnato” ha proseguito il Vice Presidente del Consiglio, aggiungendo che “per l’economia italiana il commercio estero ha un’importanza strategica, le nostre filiere esportatrici sono profondamente integrate a livello nazionale ed europeo e quindi l’azione della pubblica amministrazione a sostegno delle nostre imprese deve essere coerente, efficace e coordinata”.
Secondo la Consulta, tali azioni devono rientrare in un quadro di coordinamento nazionale per accrescere l’efficienza delle risorse evitando duplicazioni e consentire l’azione indispensabile di riequilibrio delle disparità territoriali.“Nella promozione del commercio internazionale, le prospettive regionali sono e saranno pienamente integrate. Proprio per questo motivo ho deciso di convocare a Milano la seconda Conferenza Nazionale sull’export il 18 dicembre prossimo, in occasione della Conferenza degli Ambasciatori d’Italia, coinvolgendo anche la Regione Lombardia”, ha concluso il Ministro.