“L’autonomia differenziata è la riforma della discordia, si rivelerà un boomerang per questo Governo che colleziona bocciature su bocciature. Il disegno secessionista e disastroso della Lega, con la complicità consapevole degli alleati, era quello di spaccare il Paese e invece finiranno per spaccare se stessi”. E’ quanto ha detto il segretario del Psi, Enzo Maraio, nel corso dell’iniziativa “Riforme, mezzogiorno, lavoro” in corso a Napoli. “Abbiamo aperto un confronto con le parti sociali, i sindacati, gli industriali per ascoltare le loro istanze – ha aggiunto – gli imprenditori campani, attraverso il contributo del presidente dell’Unione industriali di Napoli, Costanzo Jannotti Pecci, hanno fatto una considerazione che condividiamo: non si può ridurre tutto a scontro politico, sulla pelle delle persone. Aver polarizzato il dibattito politico ha fatto perdere di vista il cuore del problema: il rischio di veder crollare i pilastri che reggono la nostra Repubblica, cioè sanità ed istruzione”. Maraio ha quindi sottolineato che “al Governo piace fare il gioco delle tre carte: si fanno prendere ‘dall’annuncite’ e poi, scavando, si scopre tutto quello che non è stato fatto fino ad oggi, o peggio quello che è stato fatto male, a partire dalla eliminazione della contribuzione Sud, il provvedimento che favoriva, facilitava, sosteneva, le assunzioni nelle Regioni del Mezzogiorno che questo governo ha totalmente cancellato. In più, non sono io a dirlo ma lo Svimez, i mancati investimenti per il sud del triennio 2025 – 2027 ammontano a circa 5,7 miliardi di euro. Il segretario del Psi, infine, ha affermato che se si sostengono le imprese che creano lavoro, “e non ci spostiamo di un centimetro dalla pretesa che ogni lavoratore abbia le proprie garanzie, allora il Sud, che non è una zavorra di cui liberarsi ma un’area del Paese su cui investire, può diventare motore dello sviluppo del Paese”.