“Le bandiere di parte è naturale che si sventolino in campagna elettorale. Ma poi bisogna far prevalere l’interesse comune del Paese che non può rassegnarsi a una competizione permanente, generalizzata su tutto e su tutti”. Lo dice al Messaggero, l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. Oggi è senatore eletto da indipendente nelle liste del Pd, secondo cui servirebbe un ‘metodo Giubileo’ perchè la politica si accordi su alcuni passaggi fondamentali. “Per restare al Giubileo, è molto significativo l’impegno comune praticato dal sindaco Gualtieri e dal governo centrale.
“Bisogna – spiega – dare atto al sottosegretario Mantovano di avere lavorato bene coltivando in maniera concreta la sintonia con il Campidoglio. Da emiliano, aggiungo che lo stesso approccio bisognerebbe praticarlo anche quando ci sono calamità naturali come le alluvioni, la cui ricostruzione deve essere in capo al presidente della Regione”. “L’intesa delle intese, secondo me, dovrebbe essere quella per l’accorpamento delle elezioni amministrative a quelle europee e a quelle politiche. Andrebbe stabilita una sorta di election day da tenersi ogni due anni. Così si evita che il Paese debba subire campagne elettorali permanenti”. E per la Rai, “credo che occorra individuare un presidente accettato dalle opposizioni perché la Rai svolga il ruolo di garanzia che spetta al servizio pubblico. L’alternativa è ciò che sta accadendo: un progressivo e silenzioso abbassamento degli ascolti” conclude.