«Il Sud per l’Italia, il Mediterraneo per l’Europa. Finalmente i fatti stanno ristabilendo le giuste geometrie e bilanciando i pesi. I porti italiani, soprattutto nel Mezzogiorno, grazie agli investimenti del Pnrr, stanno recuperando posizioni di assoluto prestigio. E così il Mediterraneo. Guardiamo ai porti di Valencia e Barcellona, sono un esempio straordinario di capacità di impresa. In Spagna ha funzionato la gestione ma anche gli uomini che l’hanno governata. Sono un esempio molto efficace». E’ il passaggio iniziale dell’intervista a Il Mattino, di Emanuele Grimaldi presidente dell’international Chambers of Shipping e CEO del Gruppo Grimaldi.
Il Capo degli armatori mondiali, in una intervista a tutto campo, sugli scenari e le scelte strategiche ha poi così risposto alla domanda ‘Qualcosa dovrebbe cambiare a breve, almeno in Italia. Si parla di una Società per azione per coordinare le Autorità di sistema portuale. Insomma entrano in gioco anche i privati’:
“Non so se si arriverà ad un vero e proprio ingresso dei privati nella gestione dei porti. Il mio punto di vista è molto semplice: una eventuale S.p.A. va bene, ma deve essere sotto il controllo del ministero e delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo Stato sulle infrastrutture portuali deve poter esercitare in pieno il suo controllo. Poi se è necessario l’ingresso di privati, per garantire, magari, più efficienza va benissimo. Io sono un imprenditore, sono un armatore e gestisco anche alcuni porti in altri Paesi. Ma, in riferimento all’Italia dico che il controllo pubblico è essenziale».
L’Europa non sembra avere nella giusta considerazione questi grandi poli di sviluppo. Penso alla Spagna, ma anche alla grande piattaforma composta dai porti del Sud protesi al centro del Mediterraneo”