Il Socialista Impertinente
La democrazia è una cosa seria. Il rispetto della volontà popolare più forte di ogni cavillo. La sostanza, prima della forma, quando si interroga il corpo elettorale è regola base.
In queste ore si discute del ricorso al Tar Campania, presentato dai consiglieri regionali del centrodestra, per chiedere l’annullamento della seduta di Consiglio regionale che si è svolta lo scorso 5 novembre, e durante la quale è stata approvata a maggioranza la legge cosiddetta sul ‘Terzo mandato’. La norma che dà il via libera a una nuova candidatura di Vincenzo De Luca.
“Alla base della richiesta – hanno spiegato i consiglieri – la palese violazione e la falsa applicazione della legge in materia di regolamento interno del Consiglio regionale della Campania, oltreché degli articoli 3 e 97 della Costituzione”. Due convocazioni, in sostanza, nella stessa giornata che non avrebbero rispettato l’iter procedurale.
E’ sempre una sconfitta quando la politica cede il passo al cavillo.
La battaglia a De Luca va condotta sui grandi temi, sulla gestione della sanità, sul tema trasporti e sull’utilizzo dei fondi europei. Su queste vicende va cercato il confronto, lanciata la sfida. Senza paure.
E senza paure il centrodestra dovrebbe pretendere la discesa in campo dell’attuale Governatore. Per batterlo, eventualmente, nelle urne.
Dovrebbe valere sempre questa impostazione. Dovrebbe valere quando qualcuno, sulla rendicontazione delle spese elettorali e per meno di ventimila euro, vorrebbe mandare a casa l’attuale presidente della Sardegna, la Todde. Dovrebbe valere quando altri, in casi che possono sembrare più eclatanti, scendono in piazza per chiedere le dimissioni di un Governatore eletto e semplicemente inquisito.