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16 Gennaio 2025

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Claudio Tortora: “Il Teatro Delle Arti punto di riferimento culturale per la città di Salerno”

Claudio Tortora, direttore artistico del Teatro Delle Arti di Salerno, racconta il grande successo della prima parte della stagione 2024/2025. Tra sold-out, programmazioni multidisciplinari e novità dedicate alle scuole, il Teatro si conferma un punto di riferimento culturale per la città. Nell’intervista che segue, Tortora ripercorre i momenti più significativi di questi mesi e condivide le sue riflessioni su passato, presente e futuro di questa realtà unica.

Intervista a Claudio Tortora, direttore artistico del Teatro Delle Arti di Salerno

Teatro Delle Arti di Salerno, ventuno anni di attività e ancora tanto entusiasmo. Come descriverebbe questa prima metà della stagione 2024/2025?

È stata una stagione straordinaria finora. Abbiamo registrato un enorme successo di pubblico, con numerosi eventi che hanno fatto il tutto esaurito. Questo ci conferma quanto il Teatro Delle Arti sia diventato un punto di riferimento culturale per la città di Salerno e non solo. Siamo orgogliosi di offrire una programmazione varia e multidisciplinare, che abbraccia teatro, danza, musica, letteratura e appuntamenti per i più piccoli e le scuole.

Uno degli spettacoli di punta è stato quello con Gino Rivieccio e Natalie Caldonazzo, scritto proprio da lei. Qual è stato il riscontro?

Lo spettacolo andato in scena l’11 e il 12 gennaio ha riscosso un grande entusiasmo da parte del pubblico. È una grande soddisfazione vedere un’opera che hai scritto prendere vita sul palco e ricevere tanto calore dagli spettatori. Questo successo è anche merito degli artisti straordinari che hanno saputo interpretare al meglio il testo.

Parliamo di numeri: la stagione teatrale sembra davvero ben avviata. Cosa ci può dire in merito?

La stagione conta circa 800 abbonati, distribuiti tra le due repliche previste per ogni spettacolo. Quasi tutti gli eventi hanno registrato il sold-out, segno di un rapporto forte e consolidato con il pubblico. Anche le rassegne per i più piccoli, come i Family Show della Compagnia dell’Arte e i progetti curati da Teatro Novanta, hanno avuto un ottimo riscontro. La partecipazione è davvero trasversale e questo ci incoraggia a proseguire su questa strada.

C’è una novità importante per le scuole quest’anno, vero?

Sì, oltre al consolidato progetto Teatro Scuola, abbiamo introdotto una programmazione cinematografica rivolta agli istituti di Salerno e provincia. L’iniziativa ha avuto un’ottima risposta da parte delle scuole, contribuendo a rafforzare il legame tra il Teatro e la formazione culturale dei giovani. Abbiamo ancora tre appuntamenti in programma da febbraio e siamo fiduciosi che questa attività possa crescere ulteriormente.

Il Teatro Delle Arti si distingue per essere multidisciplinare. Quali sono stati gli altri punti di forza della stagione?

Abbiamo ospitato grandi compagnie di balletto, con una rassegna dedicata a Puccini curata da Amalia Salzano, e organizzato presentazioni di libri in collaborazione con la Fondazione Copernico e il Cta, che hanno attratto un pubblico numeroso. L’incontro con Claudio Mattone, ad esempio, ha richiamato quasi 200 spettatori. Questo dimostra quanto sia importante offrire contenuti di qualità che possano interessare diverse fasce di pubblico.

La nostra ambizione è continuare a essere un punto di riferimento per la cultura cittadina, ampliando l’offerta con nuove proposte di qualità

Guardando al futuro, quali sono le sue aspettative e i suoi desideri per il Teatro Delle Arti?

La nostra ambizione è continuare a essere un punto di riferimento per la cultura cittadina, ampliando l’offerta con nuove proposte di qualità. Prossimamente lanceremo la seconda edizione di una rassegna di teatro d’avanguardia e ospiteremo nuovi eventi musicali. Personalmente, è una grande soddisfazione vedere il nostro teatro così vivo, ma devo ammettere che dietro c’è anche un grande sacrificio.

Quando abbiamo deciso di costruire questo teatro, abbiamo preso un sito abbandonato e investito molte risorse personali

A cosa si riferisce?

Quando abbiamo deciso di costruire questo teatro, abbiamo preso un sito abbandonato e investito molte risorse personali. Dopo vent’anni, non abbiamo ancora recuperato questi investimenti economici. Con il teatro purtroppo non ci si arricchisce, ma il nostro obiettivo è almeno di non rimetterci, continuando a offrire un luogo di crescita culturale per la comunità.

Un ultimo messaggio per il pubblico?

Ringrazio tutti i cittadini salernitani che ci sostengono. Il successo del Teatro Delle Arti è anche il loro successo. Continueremo a lavorare con passione per offrire un’ampia scelta artistica e uno spazio dove tutti possano sentirsi a casa.

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